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 Roma. La ristrutturazione dell'hotel Locarno

Roma. La ristrutturazione dell'hotel Locarno

Un intervento svolto senza mai interrompere l’attività alberghiera. Un cuore impiantistico all’avanguardia dietro a pareti e controsoffitti storici. Un’esclusiva struttura ricettiva in stile Belle Èpoque senza barriere architettoniche

L’INTERVENTO IN PILLOLE 
Il progetto d’intervento sulla struttura edilizia ha previsto il mantenimento dell’involucro murario esterno esistente, mediante un intervento manutentivo con il rifacimento di intonaci e tinteggiature, e una nuova distribuzione interna delle stanze, oltre all’adeguamento della normativa vigente per il superamento delle barriere architettoniche e all’adeguamento impiantistico per la nuova conformazione della struttura.

LE LINEE GUIDA 
Tutte le scelte progettuali sono state guidate dalla volontà di assicurare il rispetto e la valorizzazione dell’esistente stato di fatto, da conservare in quanto testimonianza storica della città.
La ristrutturazione dell’edificio ha puntato a trovare un compromesso tra il rispetto delle caratteristiche dell’involucro esistente e la necessità di intervenire con la sua ristrutturazione, mantenendo l’attuale destinazione d’uso.

LA COMPOSIZIONE DEL COMPLESSO 
Il complesso, ad uso alberghiero, è composto dal fabbricato “A” costituito da 6 piani fuori terra e un interrato, il fabbricato “B” di 4 piani fuori terra ed un interrato, il fabbricato “C” di un solo piano ed infine il cortile comune delimitato dai 3 corpi di fabbrica.
 
L’ingegner Genis Marchesin svela il grande lavoro di squadra dietro le quinte

Quali innovazioni e soluzioni avete utilizzato sotto il profilo tecnologico?
L’Hotel ha un’impronta assolutamente classica per quanto concerne le finiture architettoniche, l’utilizzo di materiali e la scelta degli accessori. Tuttavia, dietro a pareti e controsoffitti storici si nasconde un cuore impiantistico all’avanguardia che consente di gestire il comfort dei vari ambienti mediante sistemi di supervisione e controllo direttamente dalla reception. Il connubio tra impiantistica all’avanguardia e risultato estetico classico determina uno dei punti di forza del progetto.

Com’è stato organizzato il cantiere?
La funzionalità dell’Hotel è sempre stata mantenuta, quindi si è dovuto procedere per fasi successive, andando a compartimentare i lavori e lasciando fruibili le restanti aree dell’albergo. Sulla copertura a tetto giardino è stata ad esempio installata una copertura temporanea che ha consentito di continuare ad operare anche nel restauro del terrazzo, senza compromettere l’impermeabilità dell’edificio.

Quante e quali maestranze e professionalità sono state impiegate per dare l’atteso valore aggiunto all’intervento di restauro di una struttura così esclusiva? 
Il team di cantiere era composto da:
• Site manager senior di comprovata esperienza
• Assistente di cantiere
• Assistente tecnico contabile
• Collaborazione continuativa con uno studio di comprovata professionalità per la progettazione costruttiva ed il coordinamento delle attività in cantiere a carattere di finiture architettoniche e di interior

Quali le tempistiche?
Nei primi 5 mesi sono state eseguiti tutti i lavori della “prima fase” consegnando le prime 16 camere, oltre all’ingresso ed al lounge bar pronti all’uso per l’Hotel.
Ad agosto 2017 sono state consegnate le altre camere ed iniziati i lavori per la riqualificazione strutturale del rooftop, consegnato poi a febbraio 2018. Nel frattempo, tra settembre e novembre, sono stati consegnati la cucina ed i nuovi locali di servizio, sempre senza causare intoppi all’attività dell’Hotel, rimasto aperto senza soluzione di continuità.

Qual è stata la sfida più difficile? 
La gestione dei lavori in parallelo all’attività alberghiera, con attività lavorativa tra le 9 e le 22 di ogni giorno della settimana, comprese domeniche e festivi.

I punti di complessità dell’intervento:
- Hotel sempre aperto
- Orari di lavoro non comuni ad un cantiere edile
- Gestione delle lavorazioni in pieno centro storico, su spazi molto ristretti e praticamente un’aerea di cantiere ridotta a zero
- Gestione dei lavori e delle scelte fondamentali in sinergia con la Proprietà storica dell’esclusivo Hotel, una poliedrica “Padrona di casa”

Per quali aspetti e risultati dell’intervento da voi seguito vi potete dire più soddisfatti?
Sicuramente l’alta qualità del prodotto finito, mediante l’impiego di materiali pregiati, dai parquet in rovere massello alle pietre ed i marmi dei bagni (diversi per ogni camera) curati nei minimi dettagli. 
Passando per gli stucchi e le cornici in gesso che adornano ogni locale, fino alla particolarissima finitura murale con vernici inglesi “farrow and ball”, finendo con le porte ed i serramenti interni in legno massello rifiniti e dipinti a mano.
Numeri di persone e società coinvolte: 
Sono state coinvolte contemporaneamente una media di 12-15 aziende con un totale di 45 subfornitori. Una media di 40 operai al giorno, con picchi di 55-60 unità su spazi ridottissimi e su aree di cantiere ridotte ai soli locali dell’Hotel.
 

SCHEDA DEL CANTIERE
Committente:
Finaquila S.r.l.

Luogo: via della Penna, 22, Roma

Progettista: Arching- Arch. Fabrizio Ventura

Inizio lavori: Ottobre 2016

Fine lavori: 4 fasi con 3 consegne intermedie : Aprile 2017 - Agosto 2017 Ottobre 2017 - Febbraio 2018 (con Hotel sempre aperto e funzionante)

Valore dell’opera: euro 4.200.000,00

General manager: Ing. Stefano Zilio

Project manager: Ing. Genis Marchesin

Site manager: P.e. Nicola Perosa

Assistente di Produzione: Geom. Marco Cremonese 

Capo Cantiere: Sig. Marino De Bortoni

Tecnico della sicurezza: Arch. Filippo Coletti

Progetto architettonico e DL: Studio Arching - Arch. Fabrizio Ventura (tutto il progetto esecutivo, direzione lavori e CSE, sia edile che impianti)

Interior design: Concept di interior dell’Arch. Garcia

Progettazione costruttiva e coordinamento: Luoghi Comuni